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27 marzo 2009 5 27 /03 /marzo /2009 07:47


 Un desiderio l'ho realizzato, come racconto nel post precedente, ma ce n'è un altro che non realizzerò mai!
 Si, vorrei avere un bosco a pochi metri da casa, così vicino da poterci entrare in ogni momento e stare in mezzo agli alberi, alle foglie secche, ai fiori del sottobosco.
 Mi piacerebbe sentire l'umidità della terra e osservare la luce che filtra in alto tra le foglie.
Mi piacerebbe semplicemente stare in ascolto.
I ciclamini li ho sempre associati al bosco, adoro le sfumature lilla dei loro petali, le loro foglie a forma di cuore. Mi piace il loro stare, miti e silenziosi, ai piedi dei grandi alberi. Mi piace il loro umido profumo che, appunto, sa di bosco.
Ogni fiore porta con sè una caratteristica di tipo relazionale: i ciclamini crescono in piccoli gruppetti fitti, forse hanno bisogno di rispecchiarsi, di incoraggiarsi, di tenersi semplicemente compagnia? 

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25 marzo 2009 3 25 /03 /marzo /2009 19:16


Se torno indietro con la memoria cercando di andare lontano il più possibile, mi fermo a quando ero una bambina di circa tre anni: a questo periodo è legato nitidamente il primo ricordo di un fiore: LA PERVINCA.
Giocavo molto con le pervinche, piccole stelle di un azzurro leggero, che fiorivano in grande abbondanza nel giardino dei miei nonni.
Questo sì, era un  giardino speciale! Per descriverlo bene ci vorrebbe un vero scrittore , perchè io non mi sento davvero all'altezza di questo compito, so che sminuirò la realtà...
Al giardino si scendeva, perchè era posto più in basso della casa, passando per stradine di pietre e terra umida e si attraversavano angoli fioriti: nella zolla di terra che segnalava l'ultimo tratto in discesa, crescevano  giacinti bianchi: piccoli , timidissimi e profumatissimi.
Il giardino era in realtà un aranceto, ben custodito da muri di pietra, siepi e canneti. Al fruscio delle foglie  si accompagnava sempre il rumore del ruscello che scorreva di lato, ben riparato,  e che nessuno di noi poteva vedere. Vento foglie e il suono vivo dell'acqua.  Ai piedi degli aranci tante erbe selvatiche con i loro fiori così piccoli e tenaci.
In fondo al giardino un cespuglio di ortensie antiche: mia nonna era molto più piccola del cespuglio.
Nella parete più umida e fresca, dietro la quale scorreva il ruscello, crescevano le pervinche: una parete bellissima, di un verde lucido, di steli eleganti, di fiori perfetti nella loro nitidezza e però talmente umili da cercare in ogni modo di non farsi notare e di tenere nascosta la loro bellezza. Mi piaceva coglierli, toccare i petali delicati, osservare la loro forma, percepire il fresco che emanavano e il leggerissimo profumo.
 A distanza di tanti anni desideravo averli nella  mia casa, quindi tre anni fa ho piantato poche talee scegliendo, anche nel  piccolo spazio del mio giardino, l'angolo più fresco. Le talee hanno attecchito bene ma crescevano molto lentamente: poi quest'anno, in un giorno di febbraio, ho scoperto che le pervinche si erano svegliate, scomparsa la timidezza hanno continuato a diffondersi con ritmica sicurezza riempendo l'angolo e aumentando di giorno in giorno . Che dire? Sicuramente un desiderio realizzato!

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24 marzo 2009 2 24 /03 /marzo /2009 07:49

Oltre al rosmarino, i primi fiori che hanno avuto la buona idea di sbocciare quando in giardino non c'era proprio nulla, sono state le margherite. Cespugli rotondi carichi di fiori bianchi e lilla, uno dei quali si trova vicinissimo alla porta della cucina per cui è la prima cosa bella che vedo al mattino.Come il rosmarino, anche queste sono piante rustiche e autonome, indipendenti dalle mie cure , si sono organizzate i propri spazi e la loro libertà.

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23 marzo 2009 1 23 /03 /marzo /2009 09:05

Da tempo desideravo parlare di un piccolo giardino: un rettangolo di circa 8 metri per 13 che 5 anni fa si presentava deserto. Poi ho cominciato a piantarci qualcosa e la risposta è stata bellissima: la risposta del giardino. Tutto o quasi ci cresce volentieri e senza che io faccia quasi nulla. All'inizio questo processo così deciso e vitale mi stupiva, finchè un giorno una persona mi ha dato la risposta: la terra di questo giardino aspettava di essere coltivata...anzi lo DESIDERAVA: forse perchè in passato aveva ospitato un orto rigoglioso e ora soffriva a stre sola, senza piante, alberi, fiori. Così, ho continuato con grande piacere a sistemare sempre nuovi fiori, in modo pittosto libero, non disordinato ma un pò scarmigliato. Il titolo del blog si riferisce all'ultima esperienza, la  fioritura di un paio di cespugli di rosmarino piantati tre anni fa: non erano che rami, ancora privi di radici, e in modo del tutto autonomo sono diventati uno spettaccolo che si è offerto ai miei occhi durante il freddo mese di febbraio, quando la natura tace e ancora non si può vedere nulla di ciò che nel buio sotto la terra si sta preparando.
Il rosmarino era così bello che ha avuto l'onore di sostituire le rose nel vaso trasparente solitamente a loro riservato.



 

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Présentation

  • : Blog di Anna
  • : Qui si parla di un giardino, dei suoi fiori e delle sue piante nel corso delle stagioni, delle luci e colori dei mesi e dei giorni. Faremo insieme qualche passeggiata nei giardini letterari, nel bosco e nella macchia, lungo sentieri che portano al mare, a luoghi fuori dal tempo e ad alcuni mondi paralleli.
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