Oggi ho deciso di ricominciare a dare notizie del giardino e per l'occasione si sono fatte vive le due regine.
Oggi ho deciso di ricominciare a dare notizie del giardino e per l'occasione si sono fatte vive le due regine.
In questo periodo ci troviamo in quella che io chiamo la "terza primavera": le giornate più chiare dell'anno, un chiarore qui da noi quasi infinito che aleggia ovunque, per cui tutte le cose sono circondate come da un'aria dorata, e tutti i colori si adeguano, diventano più morbidi, pacati, intensi ma non aggressivi.
Quest'ultima foto ritrae un orto che ho veramente ammirato e che si trova di fronte ad una chiesetta a suo modo spettacolare, almeno dalmio punto di vista...domani ve la farò conoscere.
Forse perché ogni inizio di stagione è insieme qualcosa di nuovo ma anche un ritorno al passato, in questi giorni desideravo sentire parole che arrivassero da un passato lontano, non so perché ma pensavo al poeta latino Virgilio. Ecco, ho trovato quello che cercavo, in effetti Virgilio mentre parla della primavera ritorna a quel tempo lontano in cui iniziava il mondo. E lui immagini l'origine del mondo in primavera, con giorni che brillano pieni di luce. E' un'immagine molto suggestiva.
"Alle selve, alle foglie dei boschi è dolce primavera; a primavera
gonfia la terra avida di semi.
Allora il Cielo, padre onnipotente, scende
con piogge fertili nel grembo della consorte,
immenso si unisce all’immenso suo corpo,
accende ogni suo germe. Gli arbusti remoti risuonano
del canto degli uccelli, e gli armenti ricercano Venere,
e i prati rinverdíseono alle miti aure di Zèfiro.
E i campi si aprono; si sparge il tenero umore;
ora al nuovo sole si affidano i germogli.
E il tralcio della vite non teme il levarsi degli austri
né la pioggia sospinta per l’aria dai larghi aquiloni,
ma libera le gemme e spiega le sue foglie.
Giorni uguali e cosí luminosi credo brillarono
al sorgere del mondo; fu primavera, allora.
primavera passava per la terra. Ed Euro
trattenne il soffio gelido quando i primi
animali bevvero la luce, e la razza degli uomini
alzò il capo nei campi aspri, e le belve
furono spinte nelle foreste e le stelle nel cielo.
In Il fiore delle georgiche, Salvatore Quasimodo, Mondadori, 1957.
Ti ha accolto l'inverno?
Anche se io ero lontano.
Ha rispettato i patti?
Non ti ha stretto troppo forte,
ti ha lasciato dormire
come gli avevo detto,
e ti ha riconosciuto
anche coi petali chiusi?
(by Poc, dal blog "Non ditelo a Penny")
Anche l'inverno qui ha i suoi fiori
Fanno un pò di compagnia in attesa della primavera
Non si stancano di fiorire
In realtà l'inverno ha un cuore
Luglio e agosto sono stati i veloci mesi dell'estate, anche il blog si è riposato. Nonostante non sia successo niente di eccezionale, tutti i giorni sono stati eccezionali e per raccontarli ci vorrebbero decine di pagine. Mi limito perciò a un breve riassunto fotografico:
Una porta verde che si apre nel fresco e nell'ombra
Acqua limpida e azzurra, piena di una forte energia
Tramonti...
La panchina, tra le rose bianche e il melograno (che finalmente è diventato grande)
I fiori che sbocciano, con i loro bei colori estivi
Una buonissima colazione sulla sedia
...una bella estate.
Giacomo Leopardi
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PRIMAVERA
Lentamente assaporo
della sera i liquidi profumi.
Evanescenti rivi dell'adolescenza
vanno
fluiscono
verso porti senza volto
con i fragili remi del ricordo.
E il sangue ha scatti nuovi
e le foglie un tremore tortuoso
di veleni dolci e forti come oblio.
Casa di rondine ha voce di ritorno.
Giovanni Corona
Santu Lussurgiu, 7 dicembre 1914 – Cagliari, 12 dicembre 1987
Mi sembra che quest'anno la primavera stia arrivando in perfetto orario,e pazienza per l'inverno che è comunque una bellissima stagione, noi quest'anno non vediamo l'ora di vedere la primavera!
Sembra che tra poco avremo una grande compagnia di pervinche e margheritine, piante molto fedeli che fioriscono anno dopo anno. Non hanno bisogno di nessuna fatica da parte nostra, del tutto autonome e indipendenti.
Anche i frequentatori del noto ristorante che si trova da queste parti hanno capito che la primavera è a due passi.
L'inverno secondo me ha come colore dominante il lilla chiarissimo, però stamattina ho notato questi altri colori, in particolare mi ha colpito il cuore della seconda rosa che sembra emanare calore, un pò come quando stiamo di fronte al fuoco del camino e proviamo un senso di intimità e di benessere profondi.