Blog di Anna

La terza primavera comincia a maggio e finisce a giugno. E' la primavera delle rose, dei profumi intensi e dolci. Il sole è ora molto più caldo, l'erba dei prati diventa presto color ocra, compaiono i papaveri e certo si può dire che un campo di papaveri è ancora oggi uno dei più splendidi spettacoli della natura. Il colore della terza primavera è rosso e oro...il colore della prima era verde e rosa, mentre la seconda era policromatica. Durante la terza primavera si arriva al culmine di tutto. Un'esperienza unica durante la terza primavera, nel mese di giugno,  è questa: passare la giornata in città, tornare a casa in treno, scendere in una piccola stazione intorno alle nove di sera e, appena scesi venire avvolti dall'intenso profumo della campagna. L'odore dell'erba e dei fiori dei campi, dei caprifogli e dei gelsomini... si mescola all'odore fresco della notte. Si torna a casa convinti che giugno sia il mese più bello dell'anno e sarà difficile abbandonare questa convinzione.

La prima primavera è quella degli anemoni e delle margheritine. E' ancora timida, sopra i rami degli alberi ci sono piccoli germogli ....si sente che qualcosa di nuovo inizia ma il silenzio dell'inverno solo lentamente lascia il suo spazio a nuovi suoni. E' la primavera dei mandorli e dei susini. tutto cambia ma con un ritmo ancora leggero...

Credo che ciò che dà fascino ad un giardino sia il suo essere protetto: dal sole troppo forte, dal chiasso, da chi non sa rispettarlo. Per un giardino è una fortuna essere nascosto. Se poi è comunque possibile raggiungerlo, e qesto avviene attraverso piccoli sentieri ombreggiati, costeggiati da muri di pietre, da canne che oscillano al vento........allora entrare nel giardino è anche un'avventura che ti porta lontano da una vita quotidiana spesso faticosa o stressante. Una volta entrati si sta talmente bene! Si condivide il silenzio de lle piante, si ascoltano i fruscii tra l'erba, il vento tra le foglie, gli uccelli. La nostra percezione dei colori ci fa riposare e rigenerare, mentre osserviamo il verde tenero, il candore dei petali negli alberi da frutto, i boccioli rosati. E intanto anche noi ci sentiamo protetti, nascosti, liberi.

L'anno scorso in questo stesso periodo sono andata nal negozio di piante e fiori che ho quasi di fronte a casa e non ho resistito alla tentazione di comprare due viti. Non sapevo dove sistemarle, perché non c'era tanto spazio libero, ma l'idea di avere in giardino la pianta della vite era troppo bella. Perchè è una pianta unica, antica, fortemente simbolica...perchè da sempre ho visto le vigne per starada, e quindi è anche una pianta per me familiare. In realtà della vite sapevo ben poco! Avevo l'impressione che fossero quasi morte e, a febbraio, pensavo:"le toglierò per lasciare spazio ai fiori". Qualche giorno fa ho notato le nuove foglie, verdi e rigogliose e, già visibili, addirittura i piccoli grappoli. Quindi, le viti rimangono e spero di imparare tante cose osservandole.

Gli iris mettono quasi soggezione...così dritti, sicuri, perfetti! Forse preferisco quelli selvatici, piccolissimi e veramente simpatici. Ma anche gli iris da giardino meritano di essere perdonati anche solo per il loro giallo e il loro blu così profondi.

......... mandiamo da questo blog un piccolo saluto a Vincent!